Bar e pizzerie chiuse da ormai un mese: quei luoghi solitamente centri privilegiati di aggregazione e convivialità hanno dovuto abbassare la saracinesca e, responsabilmente, fare la propria parte per combattere l’emergenza sanitaria da Covid 19. Con un’intervista doppia a Francesco Di Bari, titolare di Pizzeria "San Bernardo" e ai fratelli Quarato, anime del "Bar Commercio" diamo voce a un comparto che soffre il momento ma non perde la fiducia nella ripresa, dispensando, nel frattempo, bontà e buonumore a domicilio.

Come state vivendo i giorni attuali?

BAR COMMERCIO. Per affrontare questo periodo particolare, ci siamo attenuti scrupolosamente a rispettare tutte le dovute restrizioni. Il nostro settore purtroppo ha risentito di un forte calo, soprattutto in ricorrenza della Pasqua

SAN BERNARDO. Con un mix di sentimenti: si va dalla preoccupazione alla forza di volontà che ci spinge a non mollare. È difficile dalla sera alla mattina chiudere un’attività senza sapere quando poter tornare ad incontrare i nostri clienti ed amici, affrontando comunque le difficoltà legate a scadenze economiche di ogni tipo

Non vi siete tirati indietro nell’offrire un servizio alla comunità con la consegna a domicilio.

SAN BERNARDO. Le consegne a domicilio sono l’ossigeno temporaneo in questa tempesta. Funzionano bene ma non sono semplici perché prima bisogna garantire la sicurezza di tutti noi (operatori e clienti) e far in modo che il nostro prodotto arrivi in tempo per essere gustato. #labontànonsiferma è il nostro motto, partito dal giorno in cui è iniziata l’emergenza. È un servizio gratuito e che stiamo pian piano migliorando con il servizio whastapp e con l’uso dei social. Siamo limitati nel rifornirci della materia prima ma anche per far sì che nulla vada buttato, effettuando questo servizio solo nel weekend. Il servizio è apprezzato perché diventa, soprattutto per le famiglie con bambini, un momento di gioia in questo periodo di incertezza

BAR COMMERCIO. La consegna a domicilio funziona bene ed è apprezzata dai nostri clienti. Cerchiamo di allietare i weekend dei nostri clienti portando a casa loro le nostre specialità: zeppoline, tette delle monache, colombe artigianali e adesso anche gelato e il nostro tradizionale moretto. Un servizio gratuito, assicurato con le dovute precauzioni sanitare

Con quale stato d’animo state lavorando?

BAR COMMERCIO. Stiamo lavorando con uno stato d'animo di determinazione nel portare avanti il nostro lavoro nonostante le difficoltà

SAN BERNARDO. La passione per quello che facciamo catalizza tutta l’attenzione e per le poche ore di servizio dimentichiamo che siamo in questa emergenza da ormai un mese

Quali le limitazioni più difficili da accettare? Cosa vi manca maggiormente?

SAN BERNARDO. Sicuramente ci manca il poter lavorare a contatto con i clienti. Il nostro non è solo un lavoro è veramente una passione che si trasmette con il calore del cibo che accende tutti i sensi. Poetico? Un po’. Direi malinconico. Dopo vent’anni fatti di gioie e dolori, probabilmente questa sarà l’ostacolo più ostico da affrontare

BAR COMMERCIO. Le limitazioni più difficili da accettare sono legate al diretto contatto con la gente e alla possibilità di offrire loro le nostre specialità più apprezzate tipo un cono gelato, un caffè, un cocktail e tanto altro

Quali sono, invece, le speranze per il futuro?

BAR COMMERCIO. Speriamo e vogliamo ritornare al più presto alla nostra normalità. E lo facciamo con speranza, fiducia e ottimismo

SAN BERNARDO. Ci auguriamo di tornare a vivere il nostro paese, le persone e i luoghi di sempre. Arriva l’estate, momento speciale per paesi come il nostro. Ci auguriamo di ripartire tutti insieme come una vera comunità e lo diciamo anche a nome di chi in questo momento non può aprire la propria attività: appena possibile, servirà mettere in campo, tutte risorse non solo economiche ma anche gestionali, per far rifiorire il nostro paese.